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Thursday, 07 February 2013 14:24
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Caso Saha - Lazio: tesserabile?

Il caso Saha rappresenta un “pericoloso” incrocio tra due distinte normative: quella nazionale emanata dalla Federazione di competenza (FIGC) e quella internazionale promulgata invece dalla FIFA. Il termine pericoloso non è stato usato a caso. Come si spiegherà, la società del Presidente Lotito si è posta deliberatamente in contrasto ai regolamenti Figc con riferimento al termine ultimo per il tesseramento di un giocatore, nello specifico, Saha.

Cosa stabilisce la FIGC? La Federazione Italiana Giuoco Calcio emana ogni stagione un comunicato al fine di regolare e stabilire i termini di riferimento e le relative scadenze per il tesseramento dei calciatori. Con riferimento alla stagione in corso (2012/2013) il Comunicato Ufficiale da esaminare è il n. 150/A deliberato dal Consiglio Federale a seguito della riunione del 27 aprile 2012.

 

 

Il caso specifico riguarda il tesseramento di un giocatore proveniente da una Federazione Estera: Saha tesserato presso la Federazione di calcio inglese.

Come riferito dal comunicato la richiesta di tesseramento doveva pervenire, o essere depositata, presso la Lega competente, in originale o tramite posta elettronica certificata, nei seguenti periodi di mercato: - da domenica 1° luglio alle ore 19 del venerdì 31 agosto 2012 - da giovedì 3 gennaio alle ore 19 del giovedì 31 gennaio 2013 Il comunicato prevede poi un caso particolare: se il calciatore professionista da tesserare ha concluso il rapporto con la società nella precedente stagione sportiva e, specificamente, entro il 31 luglio 2012 la richiesta di tesseramento può pervenire nel periodo tra domenica 1° luglio 2012 a sabato 30 marzo 2013. Come è noto, il caso Saha non soddisfa tali condizioni poichè il giocatore ha risolto il contratto con il sodalizio inglese solo recentemente avendo, peraltro, disputato ben 11 partite nella stagione in corso.

Dunque quale sarebbe il cavillo che ha permesso a Lotito di tesserare il 35enne francese? Come detto il caso Saha ha visto “scontrarsi” la normativa FIGC a quella FIFA.

A tal proposito bisogna immediatamente chiarire che la FIFA (Federation internationale de football association) rappresenta la Federazione internazionale di riferimento del gioco calcio. La stessa è, dunque, posta al vertice della struttura piramidale al di sotto della quale trovano sede tutte le Federazioni nazionali tra le quali, appunto, la FIGC. Bisogna immaginare tale rapporto come quello esistente tra Stato e Regioni. Vi sono materie per le quali le regioni hanno esclusiva competenza a disciplinare. In tali ambiti lo stato non può assolutamente intervenire.  Vi sono poi delle materie per le quali, invece, lo Stato ha il potere assoluto di imporre la propria autorità su qualsiasi altro ente. Particolarmente delicata è, invece, la situazione nella quale una materia sia affidata ad entrambi. Si parla in questi casi di “concorrenza”. La scelta tra le due normative da applicare andrà fatta caso per caso con la certezza che la normativa statale prevale sempre su quella regionale, se non in casi molto rari.

La Lazio ha cercato di sfruttare questo particolare principio: se la FIFA è lo Stato, la FIGC è la regione.

La dirigenza lazione nel caso in questione si è appigliata ad una interpretazione, quanto meno "forzata", dei regolamenti Fifa che parlano specificamente di un contratto expired ("scaduto"). La strategia si è basata su una personalissima interpretazione della parola stessa che permettesse di distinguere tra i concetti di "scaduto" e "terminato per altri motivi" (che non siano la naturale scadenza) come la risoluzione consensuale. Sulla scorta di tale interpretazione se il contratto non è scaduto ma terminato per mutuo consenso, come quello di Saha con il Sunderland, il giocatore può essere tesserato in qualsiasi momento.

La Lazio ha, dunque, ritenuto di applicare la normativa (ambigua) FIFA a dispetto di quanto stabilisse chiaramente il comunicato FIGC. A parer di chi scrive l'interpretazione fornita dalla dirigenza Laziale appare fin troppo forzata

A questo punto dovrebbe essere la FIFA ad intervenire per fornire l’interpretazione autentica dell’articolo in questione anche solo per supportare l’operato di una sua derivazione nazionale (Figc) che, purtroppo, si dimostra per l’ennesima inerme ed indifesa di fronte agli attacchi dei vari giocolieri di turno.

 

Avv. Cristian Zambrini

 

 

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