Friday, 20 October 2017 16:07
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Avviare un Bed and breakfast: istruzioni e precauzioni per evitare sanzioni

Questi ultimi anni hanno definitivamente consacrato il Salento, oltre che la Puglia in generale, come terra florida per il turismo.

Le coste variegate, il mare cristallino ed il cibo caratteristico affascinano ed attraggono buona parte degli italiani, e non solo, in partenza per le vacanze.

Seppur le istituzioni non facilitino una ottimizzazione delle risorse e una semplificazione della macchina burocratica, l’impegno e la determinazione dei privati, non solo locali, hanno comunque consentito alla penisola salentina di mettere in piedi numerose e confortevoli attività ricettive che catalizzano, sempre più, l’attenzione dei turisti di tutto il mondo.

Lo Stato consente ad ogni Regione di regolamentare la materia autonomamente seppur con il rispetto delle norme statali.

 

In Puglia la Legge regionale n. 27/2013 disciplina l'attività ricettiva distinguendo tra due tipologie di B&B: a conduzione familiare e in forma imprenditoriale. Le strutture adibite a B&B devono ovviamente rispettare tutta la normativa in materia di edilizia, urbanistica e di pubblica sicurezza.

A differenza della tipologia imprenditoriale, che si caratterizza per la continuità e professionalità dell’attività, il B&B a conduzione familiare consente un esercizio non continuativo da parte di chi, nella casa in cui abita, fornisce alloggio e prima colazione in non più di tre camere e nove posti letto avvalendosi del lavoro dei componenti della propria famiglia.

Solo ed esclusivamente all'interno dei borghi e dei Comuni con popolazione non superiore a diecimila abitanti, il proprietario può avere una residenza in un altro immobile che non però non sia lontano più di cento metri. In tutti gli altri casi il proprietario deve avere residenza e domicilio presso la struttura.

L'attività in quanto non continuativa non può svolgersi lungo tutto l’anno ma deve, obbligatoriamente, osservare dei periodi di sospensione. L’ “ospitalità” può essere fornita, infatti, per un minimo di novanta e un massimo di duecentosettanta giorni l'anno.

Il B&B “in forma imprenditoriale" consente al proprietario di risiedere in un altro immobile pur mantenendo il proprio domicilio presso la struttura. In questo caso il B&B potrà avere un numero maggiore di camere (fino a sei per un totale di diciotto posti letto) e potrà avvalersi della collaborazione di personale qualificato. L’esercizio in forma imprenditoriale, rispetto a quello a conduzione familiare, obbliga il proprietario a rilasciare al cliente, al termine di ogni soggiorno, una ricevuta fiscalmente valida attestante il pagamento. Occorrerà ovviamente iscriversi nel registro delle imprese che, comunque, consente di accedere ad una serie di benefici di natura fiscale.

La normativa è ricca di direttive e mostrarsi superficiali o approssimativi potrà solo compromettere il proseguimento dell’attività se non addirittura l’inizio.

La legge prevede, infatti, che l’inizio dell'attività è consentito solo dopo il deposito della segnalazione certificata di inizio di attività (SCIA). Il proprietario è obbligato ad esporre al pubblico i prezzi applicati, i periodi di attività e di chiusura, il marchio regionale nonché la capacità ricettiva massima, la copia della SCIA e l’informazione circa idoneità o meno a ricevere persone diversamente abili.

Così come imposto dalle disposizioni sulla pubblica sicurezza, la struttura dovrà comunicare alle forze dell’ordine i nominativi di tutti i suoi ospiti attraverso la compilazione di uno specifico modulo.

Il mancato rispetto di tutti gli obblighi elencati comporta l’applicazione di pesanti sanzioni.

Ad esempio: il mancato deposito della Scia comporta una sanzione amministrativa che va da € 5.000 a € 10.000 e l'immediata chiusura dell'attività; la mancata esposizione e pubblicità dei prezzi una sanzione da € 500 a € 1.000; il mancato rispetto dell'obbligo di dimora/domicilio una sanzione da € 1.000 a € 5.000 euro.

La pubblica amministrazione parla di stimolazione, incentivazione e promozione del turismo ma, ai fatti, purtroppo, l’inerzia la caratterizza. Se il turismo nel Salento ha raggiunto pregevolissimi risultati lo deve solo al coraggio e all’ambizione di privati cittadini che, con tutte le difficoltà del caso, ha deciso, in tempi non sospetti, di emergere e, a volte, contrastare la farraginosa macchina burocratica.

Chi investe nel turismo, fatta eccezione per le forme imprenditoriali, è spesso spinto dall’entusiasmo e dalla frenesia che, a volte, può portare a commettere danni irreversibili. Un pizzico di attenzione e scrupolosità in più e l’ausilio di legali preparati può contribuire al successo dell’iniziativa.

www.studiolegalezambrini.it

 

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